Un meraviglioso balcone sul viale del tramonto

Viale Oronzo Quaranta (ph Beppe Blasi)
Viale Oronzo Quaranta detto per la sua ampiezza “lu stradone” circonda le mura della città piacevolmente scalfite da un fresco vento di tramontana.
Il nome di questa strada è da attribuire a colui che ebbe il merito di averla fatta costruire all’epoca in cui era sindaco della città.
Era il 1917 e se si va più a fondo nelle origini di questo extramurale lungo 750 metri si scopre qualcosa di ancora più sorprendente. La sua nascita è legata al duro e sacrificante lavoro di prigionieri di guerra austriaci e serbi, manodopera perfetta e a buon mercato. I tempi sono quelli difficili della prima guerra mondiale. Per tre lire al giorno – molto meno di quanto avrebbero guadagnato muratori del posto (i tempi cambiano, le usanze restano) – i galeotti stranieri diedero forma a ciò che nel 1916 il geometra Luigi Anglani progettò nell’ufficio tecnico al costo di circa 95 mila lire.
Sciur padrun da li béli braghi bianchi
fora li palanchi fora li palanchi (Fabrizio De Andrè)
Signor padrone dai bei pantaloni bianchi
fuori i soldi fuori i soldi

Viale Oronzo Quaranta
La strada fu iniziata in economia e realizzata in tempi brevi sia per sfruttare braccia a prezzi bassi, che per soddisfare la voglia del sindaco Oronzo Quaranta di lasciare il segno del suo passaggio alla guida del comune. Per 41 settimane nel corso del 1917 furono fatte brillare 2800 mine per complessivi 840 chilogrammi di polvere da sparo. Ciò compromise la già precaria stabilità delle mura di cinta.
Ti colpisce il Silenzio
Passeggiando lungo la strada dei galeotti di guerra ciò che colpisce è il silenzio interrotto solo dal fruscio del vento, che proprio qui soffia più forte che altrove, esposto com’è, questo meraviglioso balcone, alla tramontana.
Oggi può essere considerata una delle promenade più spettacolari della Puglia. Il suggestivo panorama che si staglia su una piana di argentei ulivi estesa fino al mare regala alle sue spalle un perfetto connubio tra le mura integre di Ostuni, costruite direttamente sulla roccia viva, e le sue porte.
Per chi è già stato nel Salento potrebbe avere l’impressione di essere a Otranto, nel leccese. Ma è sufficiente percorrere l’intero viale, respirare gli odori mediterranei provenienti dalla sottostante valle degli orti e per rendersi conto di essere in un luogo singolare.
Scelto come sfondo dalle coppie che iniziano proprio qui a muovere i primi passi d’amore, e talvolta proprio qui immortalano per sempre il loro “si”. Suggestivo per i fotografi che amano giocare con l’obiettivo tra macchine d’epoca e modelle statuarie. Ideale per gli sportivi nei loro pomeriggi di jogging. E da anni veduta preferita dalla popolazione locale per ammirare seduti sulle mura turrite i fuochi d’artificio del 16 luglio (in onore alla Madonna della Stella, cui è dedicata la chiesa che sorge lungo una interruzione del viale) e della festa patronale di Sant’Oronzo (dal 24 al 27 agosto).

Torrione di Ostuni

Marina di Ostuni vista dal viale Panoramico
- Sara
- on Set, 14, 2013
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