In Corso Cavour una storia di Ceramiche Secolari

Creazioni in ceramica
Da Grottaglie, patria delle ceramiche, a Ostuni: era questo il tragitto che Vincenzo D’Alò ogni giorno faceva per vendere le sue ceramiche.
Erano gli anni dell’unità d’Italia, più di 150 anni fa, e Vincenzo raggiungeva la provincia di Brindisi per partecipare a fiere e mercati. Tra i paesi c’era anche la bellissima Ostuni la “Città Bianca” dove la domenica e nei giorni di sagre e festività mostrava e vendeva i suoi manufatti in una piazza che gli ostunesi chiamavano “chiazza de li cotime” (in dialetto piazza delle ceramiche).
Le vendite andavano tanto bene che nel 1870 decise di prendere in affitto una parte di un antico frantoio ipogeo nella stessa piazza dove mostrava le sue opere.
Vincenzo, da quel momento, diventò il primo venditore di ceramiche di Ostuni.
E’ trascorso quasi un secolo e mezzo e quel negozio esiste ancora per essere ammirato (oggi ha sede l’esposizione delle ceramiche).
Poco distante da dove il bisnonno Vincenzo lo fondò, c’è il nuovo negozio della Famiglia D’Alò in Corso Cavour, una strada che conduce in piazza della Libertà.
E’ una bellissima grotta scavata nella roccia e parte di un frantoio ipogeo dove come una doccia sarete inondati da lucidi oggetti in ceramica di ogni colore, forma e sfumatura. Troverete un ricchissimo assortimento di oggetti in ceramica e terracotta, stoviglieria, vasi da giardino, fischietti, oggetti della tradizione, tegami e pignate da fuoco, complementi d’arredo, illuminazione, pezzi da collezione lavorati a mano da artigiani pugliesi e scrupolosamente selezionati dai discendenti D’Alò che portano avanti la quarta generazione con la stessa passione e attenzione dei loro nonni e genitori.
La Pupa e il Cavaliere geloso
La Pupa e il Cavaliere sono oggetti artigianali in ceramica che potrete trovare a Ostuni in corso Cavour presso Ceramiche D’Alò. Potete ascoltare la legenda richiamata da tale oggettistica attraverso il bel racconto di Antonella Martucci all’interno del suo negozio di ceramiche pugliesi.
Questa oggettistica si rifà al periodo della dominazione spagnola.
Nata per adornare le bottiglie, dietro le Pupe e i Cavalieri spagnoli si cela in realtà una leggenda popolare legata alla legge dello Ius Primae Noctis ossia il diritto di un signore feudale di trascorrere, in occasione del matrimonio di un proprio servo della gleba, la prima notte di nozze con la sposa.

Cavaliere Spagnolo in ceramica
La leggenda racconta che uno sposo geloso si travestì da donna, ma dimenticò di tagliarsi i baffi e pizzetto; fu così scoperto e giustiziato. Il popolo insorse e, dopo questo evento, fu abolita tale legge.
Ogni cavaliere è rappresentato con spadino e un dono perché tradizione voleva che la giovane maritata che doveva concedersi al signorotto locale portasse con sè anche un omaggio.
La Pupa e il Cavaliere nascono per ornare le bottiglie; i cavalieri rappresentano i soldati spagnoli che a galoppo su cavalli bardati ricordano il corteo di scorta al santo protettore di Ostuni, Sant’Oronzo, durante la celebre cavalcata del 26 agosto di ogni anno.
Ph: Sandro Bagnulo Factory 18
- Sara
- on Gen, 07, 2015
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