Tonino Zurlo cantastorie e artigiano pugliese

 
Tonino Zurlo

Tonino Zurlo cantastore popolare

Non è uno scultore, non è un filosofo, non è un cantante. Eppure trasforma il legno d’ulivo, emoziona abbracciato alla sua chitarra e ha una sua filosofia: la ‘Ndramacologia.
Se gli si chiede cosa sente di essere, lui risponderà “sono un tramite”. E poi invitandoti a sedere, spiegherà: “non mi sento un’artista perché non creo nulla di nuovo, ma posso solo modificare o coltivare ciò che la terra e la natura ci ha già dato”.

Nel centro storico di Ostuni, in via Gaspare Petrarolo fate tappa nella bottega artigianale nonché piccolo negozio di Tonino Zurlo(conosciuto come “Trebbisca”). Il cantastorie popolare ostunese è da qualche anno scopritore delle variegate nervature del legno d’ulivo. Mestoli, cucchiai, utensili per la cucina che capovolti assumono altre dimensioni che la mente fantasticamente può vedere. Anelli, bracciali, fermacapelli di spettacolare forma e bellezza.
Ali di farfalla dietro tagli di tronchi di ulivo, corpi di ballerine sinuose dietro rami limati, orecchie ed occhi dietro piccole forme di strumenti musicali : “è il legno che stringo tra le mani ad ispirarmi ed a guidarmi attimo dopo attimo verso cosa creare o modificare – afferma l’artigiano – chi le osserva, può vederci ciò che vuole”.

“A dde so’ nate” di Tonino Zurlo

Jint’a a sti strade strette a cce vaìnna se cambàva, lu biànghe d’estate nuje n’addefrescàv. E je na mme stanghe, e je na mme stanghe de campa’ po’ qqua’.
(In queste strade dove si viveva, il bianco d’estate ci rinfrescava. E io non mi stanco e io non mi stanco di vivere qui).