Anche Ostuni ha il suo primo Home Restaurant

 
Ostuni Home Restaurant Supper Club Quarto Piano

Home Restaurant Supper Club QuartoPiano

Un ristorante in una casa privata al quarto piano di un condominio della Città bianca.

Si diffonde a macchia d’olio il concetto di home restaurant, l’accoglienza in una casa privata di persone di varia provenienza, turisti o residenti di passaggio, che in comune hanno la voglia di assaporare la cucina tradizionale e i piatti casalinghi.
Per i padroni di casa gli avventori sono perfetti sconosciuti. Si cena con persone nuove e sconosciute davanti a piatti genuini. Che lo si faccia per passione o per voglia di socializzare, gli home restaurant possono diventare un business, un’opportunità di lavoro, un modo, insomma, per arrotondare.

A intraprendere questa iniziativa a Ostuni è una coppia, mamma e figlia, che con la ricettività social e la cucina 2.0 hanno già mostrato confidenza. Lei, Amalia Ayroldi, in passato agente di viaggio di Ostuni (Ayroltour), oggi eccellente cuoca, trasportata dall’entusiasmo della figlia Stefania Di Ceglie nel mondo del “social eating“. Insieme hanno dato vita al Supper Club QuartoPiano in via Giovanni XXII, a pochi passi dalla centrale via dello shopping, viale Pola.

Stefania Di Ceglie Home Restaurant Ostuni

Stefania Di Ceglie

Stefania, giornalista ed esperta in comunicazione, ha 2 passioni tramandatele dai genitori: la buona cucina e il cinema, due temi che periodicamente racconta nella RubricaCuCine” della testata giornalistica Ostunilive.it.
Organizza spesso cene tra amici, ha una curiosità sviscerale per il cibo ed è sommelier. E’ lei che accoglie gli ospiti, si occupa degli abbinamenti vino e cibo e rende impeccabile la mise en place.

“L’idea di un ristorante casalingo – racconta Stefania – ci girava in testa da un po’ di tempo. Incoraggiate dagli amici, con mia madre, abbiamo deciso di provarci. Ed eccoci qua. Possiamo ospitare fino a massimo 8 persone. Si cena con piatti e bicchieri colorati, quello che abbiamo già in casa, e intorno ad una tavola comune per stimolare la conoscenza e la conversazione tra le persone. Per il momento le informazioni le rendiamo note su facebook attraverso la pagina Supper Club Quarto Piano e a breve saremo anche noi nella community degli gnammers”.

Gli gnammers sono i cacciatori di ristoranti in casa. Il fenomeno è nato proprio grazie al portale Gnammo.it la più grande community per incontrare amici a tavola.

Come partecipare ad un cena al QuartoPiano?

Intanto occorre segnarsi indirizzo e numero di telefono, non si sa mai, sei a due passi da Ostuni:
“Supper Club Quarto piano” è in via Giovanni XXIII, 9, e il numero per prenotarsi è il 320.4050222. Nel mese di Agosto 2015 tutti i giovedì presenta menu eccezionali.
Come quello che tutti potrete conoscere se vi prenotate giovedì 13 Agosto per la prossima cena a Ostuni a casa di Stefania.
Le prossime social dinner al Supper Club Quarto Piano di Ostuni sono tutti i giovedì tassativamente alle ore 21. Il menu, sfogliatelo voi stessi su fb mettendo mi piace a Supper Club Quarto Piano …è da leccarsi i baffi. E, conoscendo la sublime cucina della chef Amalia e l’estro creativo della sommelier Stefania, posso davvero dirti che un’esperienza così, se sei in vacanza a Ostuni, non devi lasciartela sfuggire.

C’è chi urla che è al limite della legalità. Michele e Daniela di Roma, affermato giornalista lui ed ex dipendente della Regione Lazio lei, oggi raccolgono i successi di un’esperienza romana nata davvero per passione: “Home Restaurant Roma da Mik e Dani”. Di loro giornali e testate on line ne parlano in continuazione perché non solo sono bravi in cucina (al barbecue Michele è il re della brace )ma la loro simpatia è travolgente.

Nodi burocratici? “Non ce ne sono, se guadagni una cifra non superiore ai 5mila euro – spiega Michele Ruschioni, 37 anni e blogger di braciamiancora.com – e non c’è la necessità di fare una dichiarazione (articolo 1 comma 100 della Legge Finanziaria n. 244/2008 che regola il lavoro domestico). Non è una vera e propria attività. Usiamo i guadagni per pagarci le spese di casa (bollette, imu,etc.).
“Tutti lo possono fare – aggiunge la sua compagna Daniela Chiappetti, 40 anni – devi sacrificarti, venerdì e sabato passati in casa ma devi amare la cucina e saper comunicare”.
Tra i segreti Michele suggerisce di raccontare aneddoti sui piatti cucinati attraverso i social network. Loro, dopotutto, si sono fatti conoscere attraverso facebook e twitter.

Se lo hai già fatto, raccontami qui, sotto i commenti, la tua esperienza con il social eating, in Puglia o in Italia e i vantaggi e svantaggi del mangiare condividendo.